Stefano Pasini

     Le prove su strada   

 


Ferrari Mondial 3.2 cabriolet

 

(La scena si svolge nel paddock del circuito inglese di Silverstone, durante una giornata di gare fra Club. Il dialogo si svolge nell’intermezzo fra le due manche del Challenge Porsche-Ferrari. I protagonisti sono, in ordine di apparizione: il Provocatore, buon guidatore ma un po’ troppo frivolo, proprietario di una ottima otto cilindri d’Oltralpe: e il Ferrarista, pilota di classe, che dopo avere posseduto una dozzina di dodici cilindri ha venduto l’ultima ed ha appena ritirato una Mondial 3.2 cabriolet, rossa. Dietro ai due, le opposte schiere degli amici. Il Provocatore si avanza verso il Ferrarista che lo osserva, e si ferma innanzi a lui fatuamente.)

 

Il Provocatore:

Voi... voi.., avete una Ferrari... eh... molto piccola! 

Il Ferrarista (grave):

Infatti! 

Il Provocatore (ridendo):

Ah!

Il Ferrarista (imperturbabile):

Questo è tutto?

Il Provocatore:

Ma...

Il Ferrarista:

É assai ben poca cosa! Se ne potevan dire.. ma ce n’erano a iosa, variando di tono. Si potea, putacaso, dirmi, in tono aggressivo: “Se avessi una cotal vettura, immediatamente me ne sbarazzerei”. Amichevole: “Cercate di non raffreddarvi, con quella inebriante capottina aperta”. Descrittivo: “E un bolide, un siluro rosso, un’astronave terrestre, in parola d’onore!” Curioso: “A che serve questa vaschetta da bagno, signore? A fare giocare i bambini, forse?” Vezzoso: “Quanto amore, con questi piccoli dolci cavallini ovunque”. Truculento: “Nessuno, vedendo tanta lamiera rossa, la scambia mai per una Ferrari?” Cortese: “Abbiate prudenza di mandare qualche bagaglio per treno, ovunque andiate!” Tenero: “Ma quanto posto, dietro, per i piccini che allietano la vostra famiglia!” Pedante: “Non trattasi forse del motore 8 cilindri a V di 8 cilindri a V di 3185 centimetri cubi, con 270 cavalli a 7000 giri/minuto, trapiantato sulla ben nota scocca della Ferrari Mondial cabriolet?” Arrogante: “Ohi, compare, è in moda quello spiderino? Si può infatti già vederne assai, in giro, e non ne vedo il motivo!” Enfatico: “Nessuna automobile scoperta in alcuna nazione del mondo intero, può raggiungere la bellezza di questa spider magistrale” Drammatico: “E il Mar Rosso, quando perde benzina!” Ammirativo: “Oh, magnifico tributo all’automobile classica nei giorni nostri!” Lirico: “Come Venere nacque dal Mare degli Dei, così la Mondial cabriolet poteva nascere solo dalla fabbrica dell’Ingegnere!" Semplice: “Mi farete provare il vostro triciclo rosso?” Rispettoso: "In fede mia, signore, questo sì vuoi dire avere messo griglie per la ventilazione dei radiatori!” Rustico: “Ohé, corbezzole! Dagli, dagli alla spiderina! Cos’è, una Fiat Xl/9 gigante o una Daytona Spider piccolina?” Militare: “Puntate contro la concorrenza!” Pratico: “La vorreste mettere in società? Da parte mia metto una Mercedes 560, che spifferi non ne ha”. O in fin parodiando Priamo, fra i singhiozzi: “Eccola, l’esecranda slitta che il blasone del suo marchio distrusse: ne è persino arrossita, guardatela!” Ecco, ecco, a un dì presso, ciò che detto mi avreste se qualche po’ di spirito e di lettere aveste. Ma di spirito voi, miserrimo furfante, mai non ne aveste un’oncia, e di lettere tante quante occorrono a far la parola: cretino! 

 

(Il sipario cala sulla rissa che segue a questo colloquio)

 


Ispirato spudoratamente, ma con ammirazione, al 'Cyrano' di Edmond Rostand; Bologna, 1992 circa)