Stefano Pasini

 

COME SCEGLIERE GLI OCCHIALI DA SOLE

 

 

 Scegliere un buon paio di occhiali da sole non è, come molti pensano, una banalità legata esclusivamente alla moda del momento. La protezione degli occhi dai raggi solari, in particolare da certe porzioni di questi, è estremamente utile per prevenire patologie che, nel corso degli anni, possono provocare gravi danni alla vista.

 

La luce visibile, anche se può risultare fastidiosa per certi livelli di luminanza e in alcune condizioni ambientali, non è però generalmente dannosa; la forte luminosità provoca, come reazione dell'occhio, la costrizione dell'iride, che mediante la riduzione dell’apertura del forame pupillare (miosi) riduce la quantità di raggi luminosi che arrivano all'interno dell'occhio e quindi lo difendono da un eccesso di questi. In rare occasioni, la luminanza ambientale può risultare eccessiva e l'occhiale da sole risulta essere indispensabile. L'esempio più classico di queste situazioni 'estreme' è costituito dalle fortissime energie luminose con cui l'occhio si confronta sui ghiacciai in alta quota nelle giornate di sole; in questi casi anche le specifiche militari prevedono l'uso obbligatorio della protezione ottica.

 

Più insidiosa è l'azione delle porzioni non visibili dello spettro luminoso: in particolare, dei raggi ultravioletti (UV-A, UV-B). Questi hanno una lunghezza d'onda che va da 400 a 290 nm (v.: http://www.physlink.com/Education/AskExperts/ae300.cfm ), quindi non sono visibili ma hanno la capacità di trasportare energia in quantità sufficienti a determinare danni all'occhio. I più importanti sono legate la formazione di cataratta (un tempo ritenuta una malattia particolarmente frequente in chi, come i pescatori con gli agricoltori, trascorreva la maggior parte della loro giornata all'aperto) e, ancora più gravi, le alterazioni retiniche, in particolare le maculopatie. Si ritiene anzi che la cataratta sia, in un certo senso, una risposta evoluzionista ai danni provocati, sulla retina, proprio dei raggi ultravioletti: la formazione della filtro costituito dall’opacamento del cristallino (la cataratta, appunto) andrebbe nella direzione di preservare la struttura più delicata e importante, cioè la retina.

 

Tali patologie trovano la loro origine nell'impatto dei raggi ultravioletti su strutture che risentano negativamente di tali lunghezze d'onda, a questo si aggiunge poi il fatto che, non essendo queste porzioni visibili della luce ambiente, la reazione pupillare è modesta, inferiore a quella che sarebbe necessario per limitare l’arrivo di tali raggi sul cristallino e poi sulla retina. Il recente aumento dei raggi ultravioletti ambientali, in parte legati al noto assottigliamento degli strati atmosferici protettivi (ad es. il ‘buco nell’ozono’), in parte alla tendenza ad abbronzature naturali o artificiali che comportano una sempre maggiore esposizione a tali raggi ha messo ancor più in evidenza l’importanza e la necessità di utilizzare protezioni UV molto efficaci. Quindi è particolarmente raccomandabile utilizzare occhiali da sole con lenti di ottima qualità e fabbricante secondo le regole stabilite dagli organismi comunitari, quindi lenti che assorbano il 100% dei raggi UV e fino al 96% del violetto/blu.

 

 

(Ottime lenti: i classici occhiali Persol)

 

Queste lenti rappresentano una protezione eccellente e molto comoda nei confronti dei raggi ultravioletti. Vi sono precise disposizioni comunitarie che regolano la produzione e la commercializzazione delle lenti da sole; molto importante è quindi la verifica della loro conformità agli standard qualitativi di legge. E’ necessario, all’atto dell’acquisto, verificare la presenza della marcatura ‘CE’ indelebile sulla montatura e la presenza della nota tecnica informativa, che contiene informazioni sulle caratteristiche tecniche della montatura e delle lenti, le eventuali limitazioni d’uso, l’indicazione del grado di protezione dai raggi ultravioletti e i dati del produttore o del distributore.

 

Sfortunatamente, la massiccia diffusione in questo settore di prodotti contraffatti costituisce una minaccia vera e molto pericolosa per la salute dell’occhio. È infatti vero che è molto facile produrre montature assolutamente identiche a quelle di un prestigioso stilista e offrirle in vendita a prezzi estremamente invitanti, falsificando in maniera del tutto convincente anche le marcature obbligatorie per legge dei prodotti veri e la relativa documentazione di accompagnamento. Quello che raramente viene verificato, e anzi si può supporre che non venga neppure preso in considerazione da questi falsari, è proprio la qualità delle lenti. Queste vengono realizzate con la sola precisa attenzione al parametro del basso costo di produzione, e non forniscono alcuna garanzia di avere quella preziosa funzione di filtro ai raggi ultravioletti che è invece alla base della utilità reale delle occhiali da sole.

 

Non è assolutamente sufficiente verificare che tale occhiale abbia una lente molto scura, come alcuni erroneamente credono e come i falsificatori inducono a pensare. Paradossalmente, se una lente non ha filtratura ultravioletta, una lente molto scura e’ addirittura peggiore di una completamente chiara, perché quest’ultima almeno lascia spazio alla luce visibile e quindi permette il meccanismo di restringimento del forame tutelare che è uno dei migliori meccanismi di difesa che possiede l’occhio. Una lente scura tenderà invece a ridurre tale meccanismo, con risultati evidentemente negativi o anche francamente dannosi.

 

Per ovviare a questo problema, che e in effetti più grave di quanto non si pensi, ed è diventato ultimamente ancora più importante con la diffusione di prodotti contraffatti in sempre maggiore quantità, la miglior difesa consiste nella rivolgersi per l’acquisto di un occhiale da sole solamente ad un ottico di provata serietà, non fidandocisi mai dei prodotti che vengono offerti da venditori abusivi e comunque mai acquistando occhiali palesemente contraffatti offerti a prezzi vantaggiosissimi; è chiaro che, in questo genere di risparmio, la qualità del prodotto è il primo parametro ad essere sacrificato.

 

 

La Serengeti fabbrica occhiali da sole fra i migiliori del mondo: li uso anch'io

 

 

Una volta accertata la necessità di utilizzare lenti di elevata qualità, è però utile considerare anche alcuni parametri relativi alla forma, alle dimensioni delle lenti e ad alcuni esperti della montatura su cui queste andranno montate. A parte le considerazioni legate in maniera diretta alle mode, sulle quali è inutile soffermarsi in questa sede, è opportuno notare che un occhiale da sole ha prima di tutto una funzione protettiva: questa funzione esiste non solo nei confronti della luce diretta, ma anche dei raggi solari che arrivano dai lati, e che pertanto possono arrivare all’occhio dallo spazio ‘libero’ attorno alla lente da sole. Ne deriva che è decisamente poco consigliabile scegliere una montatura con lenti troppo piccole, che non fornirebbero una sufficiente protezione nei confronti di questi raggi incidenti, la cui pericolosità non è assolutamente da sottovalutare. Questo fattore è da sempre ben noto a chi si trova abitualmente in ambienti nei quali il forte irraggiamento solare deve essere controllato in maniera molto accurata, ad esempio, come già si è detto, l’alta montagna, sui ghiacciai e ambienti simili. In questi casi gli alpinisti e gli sciatori di alta quota utilizzano da sempre occhiali molto scuri, con forti protezioni ultraviolette, spesso con specchiature che aiutano a ridurre il passaggio dei raggi solari (il potere filtrante di una lente viene aumentato di circa 1/4 di grado quando viene specchiata) e chiusi lateralmente dai cosiddetti ‘paraocchi’. La protezione è così elevatissima.

 

Quest’ultimo accorgimento non è però da considerarsi sempre assolutamente consigliabile. Per la guida di un’automobile, ad esempio, sono sconsigliabili tutti i fattori che riducano il campo visivo laterale, e questi ‘paraocchi’ sono evidentemente i primi da considerare in questo senso. Anche occhiali con stanghette laterali troppo alte e grosse rappresentano un pericolo, in questo senso, riducendo marcatamente la possibilità del nostro sistema visivo di sfruttare il campo visivo laterale, e creando talvolta situazioni di disagio o addirittura di pericolo, specie quando si arriva agli incroci. C’è da dire che, durante la guida di un’automobile, la protezione offerta dei cristalli dell’auto rappresenta già una prima efficace barriera contro i raggi ultravioletti, e che generalmente da luminanza diretta e riflessa che sia dal posto guida di un’auto (salvo eccezioni del tutto straordinarie) non rappresenta un pericolo particolarmente forte per le strutture oculari.

 

 

 

(Un occhiale ideale: Ray-Ban 'Aviator' con lenti 'G-15')

 

Come scegliere, quindi, un buon occhiale da sole? I parametri fondamentali sono semplici e chiari, e generalmente possono essere ben identificati con la scelta di una montatura abbastanza ampia da adattarsi bene al massiccio facciale, con nasello e lunghezza delle stanghette di dimensioni appropriate, cioè che permettano all’occhiale di poggiare confortevolmente sul naso in maniera stabile e senza scivolare verso il basso, cosa che risulta fastidiosa e che riduce l’efficacia della protezione, perché apre spazi maggiori all’arrivo di raggi ultravioletti incidenti laterali. La montatura dovrà essere di spessore relativamente modesto, cioè la sezione delle stanghette e della montatura vera e propria delle lenti dovrà essere ridotta; nel caso che si prediligono montature in celluloide, in materiale plastico o comunque in altro materiale che richiede uno spessore maggiore, è opportuno verificare che le stanghette siano state disegnate in maniera tale da raccordarsi alla montatura in una posizione tale da non disturbare il campo visivo laterale durante la guida di un autoveicolo. In certi casi, può essere utile l'adozione di lenti 'polarizzate'.

 

 

(Polarizzazione- Schema tratto dal sito Polaroid)

 

Le lenti stesse dovranno essere innanzitutto di alta qualità, dotate della obbligatoria certificazione ‘CE’, accompagnate dalla dichiarazione di fabbricante a proposito delle caratteristiche di infiltrazione ultravioletta e della schermatura. Quest’ultimo parametro viene valutato secondo una scala che va da zero (nessuna filtratura) a 5 (schermatura massima, inadatta per la guida). Generalmente le filtrature più vantaggiose risultano quelle comprese fra 2 e 4.

 

Per il colore, una volta soddisfatte le esigenze di filtratura dei raggi visibili e invisibili, il gusto personale può essere lasciato libero di scegliere, almeno entro certi limiti. Si deve comunque ricordare che colori 'forti' alterano la percezione dei colori dell'ambiente esterno, quindi anche delle eventuali luci di segnalazione, semafori, etc. Per questa ragione lo standard adottato per l'utilizzo in aviazione è il grigio neutro (Ray-Ban 'G-15' o 'S-15'), colore che attenua la luminosità senza alterare in maniera significativa i colori dell’ambiente. Meno indicati sono invece il blu, l’arancio, ecc.. Le lenti gialle o arancio chiare aumentano il contrasto e sono indicate solo in condizioni di bassa luminanza ambientale e basso contrasto (nebbia, pioggia). La Randolph fornisce una eccellente guida alla scelta delle varie lenti.

 

 

Le principali specifiche tecniche di un occhiale da sole vengono stabilite dai protocolli:

 

-European CE CEN.TC 85/WG1 Standard

 

-USA FDA Registration Number: 9681187

 

-USA ANSI Z80, 3-1986 Standard

 

-USA Impact Resistant Test (Military Standard 105.)

 

Altre informazioni tecniche dal sito 'SAA', 'Sunglass Association of America'

 

Esistono ovviamente specifiche più complesse e stringenti per la protezione degli occhi dei militari in in situazioni critiche.

 

Il peso delle lenti è per qualcuno un fattore assai fastidioso; esistono peraltro lenti in materiale plastico (policarbonato) che sono di alta qualità e possono tranquillamente sostituire le tradizionali lenti in cristallo dei fabbricanti più famosi, come Bausch & Lomb o Zeiss, senza alcun da calo qualitativo di rilievo. Possono pertanto essere scelte in tutta tranquillità, dietro adeguato consiglio di un bravo ottico professionista, da chi considera il peso dell’occhiale un fattore fastidioso.

 

Un occhiale da sole di alta qualità, confortevole e con prestazioni ottiche adeguate rappresenta un grande aiuto per la vista ed una protezione della massima importanza per la salute di preziose strutture oculari; scegliamolo con cura, utilizziamolo con giudizio e cerchiamo di averlo sempre a portata di mano quando se ne presenta la necessità. E' un investimento importante per la salute dei nostri occhi.  

Dott. Stefano Pasini, Oculista

Bologna, 20.02.2005

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