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PORSCHE 911 TURBO CABRIO
La ‘Turbo Cabrio’ non è una novità per
Diciamo subito che la ‘997’ è probabilmente la migliore 911 mai
prodotta, e
Non siete impressionati? Vi sembrano ancora pochi? Se avete ordinato il
pacchetto “Sport Chrono Turbo“ potete allora spingere il pulsante che
attiva la funzione ‘overboost’, con la quale la coppia può
essere ulteriormente aumentata per un breve periodo di tempo, fino al
valore massimo di 680 Nm. Sinceramente ci è molto difficile dire se sia
proprio necessario avere anche questo tastino, ma certamente per qualsiasi
appassionato certi dettagli rappresentano più un oggetto di culto che una
vera necessità: Ci aspettiamo quindi che siano in molti a barrare quella
casella del contratto per la loro nuova Turbo Cabrio. Mettere a terra per bene tutta questa muscolatura su due sole ruote
motrici non è sempre facile, come i clienti delle prime Turbo Cabrio
hanno appreso talvolta in maniera traumatica; questa ultima generazione
sfoggia dunque un complesso sistema di trazione integrale basato su un
giunto a dischi con comando elettronico e funzionamento elettromagnetico,
una sicurezza attiva che le rivali inglesi, tedesche e italiane, tutte a
due ruote motrici, possono solo sognare. Questo sistema è amministrato
dal Porsche Stability Management (PSM) e dal Porsche Traction Management (PTM)
ed è abbinabile indifferentemente al cambio manuale a 6 rapporti oppure
al classico Tiptronic ‘S’ a 5 marce. Freni di altissimo livello, con
pinze anteriori a sei pompanti e dischi da Rispetto alla coupé c’è la notevole differenza costituita ovviamente
dalla capote, per la quale
Non sorprende anche nella versione Cabrio le stesse elevate qualità
della Turbo coupé e, a dirla fino in fondo, tutte le altre Porsche: una
linea elegante e ben aggiornata ai tempi, una grandissima cura in
progettazione, esecuzione e finitura, uno stile complessivo assolutamente
in linea con le migliori tradizioni della Casa. Attenuatesi (almeno per
chi scrive) le perplessità iniziali sui vistosi cerchi in lega leggera a
5 razze, per di più bicolori, rimane un po’ il desiderio segreto di
eliminare l’alettone posteriore.
Inconfondibile, invece, il rombo del motore, che già all'avviamento
mostra il classico ronfare metallico del motore 911, reso un poco più
profondo del solito dalla presenza delle turbine. Attendendo per qualche
secondo che il motore, borbottando con tedesca regolarità, prenda un po'
di temperatura (quello del riscaldamento del motore sarà anche una
procedura ormai superflua, ma gli appassionati non ce la fanno proprio a
partire con motore completamente freddo, gli fa quasi dolore) ci si guarda
attorno senza delle particolari sorprese. Chi conosce bene la 997 e ancora
prima tutte le altre 911 che l'hanno preceduta ritrova un'atmosfera
familiare, con i comandi dove devono stare, la chiave dell'avviamento
sulla sinistra del volante, i tasti del Tiptronic sul volante. La scelta
elettiva, viene da dire quasi inevitabile, per questa potentissima cabrio. Sì, proprio il Tiptronic, il cambio semiautomatico che qualche presunto purista disprezza e che vorrebbe sostituire con sistemi più moderni, più rapidi, secondo alcuni più efficienti (ma in realtà, e gli ingegneri della Porsche continuano a ripeterlo con pazienza, sono anche più costosi, complessi, fragili, necessitano di manutenzione frequente….). Chi scrive non ha mai fatto mistero della sua personale preferenza per questo sistema: a Weissach fanno notare che quei piccoli margini prestazionali che si crede che la vettura col cambio manuale possa avere nei brevi sprint diventano poi illusori su lunghi viaggi, quando la prestazione del pilota inevitabilmente decade e il Tiptronic continua invece ad avere la stessa formidabile rapidità di cambiata. E poi, perché
ritornare su questo discorso, ormai superato dai fatti? La nuova 911 Turbo
Cabrio va da Il panorama all'interno dell'abitacolo è comunque allietato da altre
piccole cose molto piacevoli; prima fra queste il tachimetro, la cui scala
è stata allungata fino a raggiungere l'indicazione di Schiacciate forte sull'acceleratore e la Turbo Cabrio schizza avanti con uno scatto impressionante, un'accelerazione continua e sempre più forte che fa correre il resto del mondo dietro di voi in una brusca retromarcia, mentre il motorone sembra non finire mai di pompare cavalli e coppia con un rumore fondo, pieno, quasi da jet, mentre il Tiptronic infila rapidamente una marcia dietro l'altra. Mollate un attimo il piede, a metà di questo titanico sforzo, e le turbine sibilano, ringhiano come animali preistorici, sembrano impuntarsi in una protesta sonora che strappa un sorriso all'intenditore. Questi rumori danno l'idea di un organismo più vivo di una normale automobile, trasmettono il senso di un macchinario davvero speciale. Miracoli della tecnica, s'intende; una tecnica che non porta mai a
domandarsi che cosa possa succedere in condizioni meteorologiche avverse,
come fece quel collega che ha una conferenza stampa di una nota Casa
automobilistica di Maranello chiese se il loro modello 2+2 era ‘catenabile’.
raccogliendo sguardi perplessi, e qualche smorfia di disgusto, sia fra i
relatori che nella platea.
Dunque un altro capolavoro della Porsche, davvero ammirabile. Certo, il
prezzo su strada di 152.859 mila euro non è popolare: ma non si può
discutere più di tanto. Questa è la
nuova ammiraglia della gamma di Stoccarda, la più potente, veloce,
sfiziosa delle nuove 911, un vero gioiello che non è solo del tutto degno di questo
nobile blasone, ma ne eleva ancora prestigio e desiderabilità. Stefano Pasini, Bologna-Telfs, 01/2008
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