Stefano Pasini

 

SI PUO' CORREGGERE LA PRESBIOPIA CON IL LASER?

 

Presbiopia: non esistono tecniche ad oggi validate

Comunicato Stampa

A cura di Consiglio direttivo SOI

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In riferimento ad alcuni servizi televisivi e alla crescente attenzione che i media stanno riservando alla presbiopia,, la Società Oftalmologia Italiana che rappresenta i 7 mila oculisti italiani ribadisce che ad oggi tutte le tecniche chirurgiche che utilizzano il laser proposte per risolvere la presbiopia sono in fase sperimentale e che spesso risultano invasive. Non vi sono ancora dati attendibili e i risultati appaiono difficilmente prevedibili.
La SOI conferma che per un normale presbite non esiste a tutt’oggi la possibilità di correggere completamente il proprio difetto visivo e reputa dannoso per la credibilità dei medici oculisti italiani la divulgazione di informazioni che possono influenzare un’utenza priva di strumenti specifici di difesa.
La SOI- da 125 anni a tutela della vista degli italiani- informa tutti coloro che desiderano effettuare l’intervento che:
- l’operazione con il laser è stata eseguita su un numero selezionato di pazienti e consiglia di informarsi in maniera adeguata e di ottenere informazioni e chiarimenti più esaustivi possibili
La SOI raccomanda prudenza poiché effettuare un intervento con tecniche non ancora validate da studi scientifici su un consistente numero di pazienti e con un adeguato follow-up non può essere paragonabile a livello di prevedibilità e numero di complicanze con tecniche ormai affermate da decenni ed applicate a milioni di pazienti.



Roma, 15 ottobre 2004- La Società Oftalmologica Italiana, ente morale riconosciuto senza fine di lucro, che rappresenta i 7 mila oculisti italiani e che ha come scopo quello di divulgare al pubblico una corretta informazione in oftalmologia senza la promozione di alcuno specialista ribadisce quanto segue:

• la presbiopia non è oggi completamente risolvibile con un intervento laser poiché tutte le tecniche chirurgiche attualmente proposte sono in fase sperimentale e spesso risultano essere invasive. Una tecnica per essere validata necessita di studi scientifici su un numero consistente di pazienti e deve avere il relativo follow up per conoscere gli effetti e i risultati a lungo termine. Ad oggi quindi non vi sono dati validati e, i risultati delle tecniche chirurgiche specifiche per la presbiopia che utilizzano differenti tipi di laser, oggi in uso, appaiono difficilmente prevedibili e non possono essere paragonabili a livello di prevedibilità e numero di complicanze con tecniche ormai affermate da decenni ed applicate a milioni di pazienti.

La circostanza che negli ultimi anni siano state proposte ed a volte rapidamente abbandonate numerose tecniche, spiega la Società Oftalmologia Italiana- profondamente diverse tra loro sta a testimoniare il mancato raggiungimento di una tecnica standard, sicura e prevedibile, così come è invece avvenuto per le altre patologie e per altre tecniche quali la correzione degli altri vizi di refrazione (miopia, ipermetropia ecc) mediante laser ad eccimeri, la chirurgia della cataratta mediante facoemulsificazione.

Secondo la SOI oggi per un normale presbite non esiste la possibilità di indicazione certa per un trattamento con il laser al di là dell’utilizzo di un paio di occhiali.

Prudenza dunque, poiché, secondo la SOI- che quest’anno festeggia i 125 anni con una dichiarazione sul suo logo “ a tutela della vista degli italiani “ – ad oggi non esistono tecniche sicure e prevedibili per la correzione della presbiopia come invece avviene per gli altri vizi di refrazione (miopia, ipermetropia) mediante laser ad eccimeri.
 

Il Consiglio Direttivo SOI

(da: http://www.soiweb.com/news_reader.php?id=298 )

 

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