Presbiopia: non
esistono tecniche ad oggi validate
Comunicato Stampa
A cura di
Consiglio direttivo SOI
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In riferimento ad alcuni servizi televisivi e alla crescente
attenzione che i media stanno riservando alla presbiopia,, la Società
Oftalmologia Italiana che rappresenta i 7 mila oculisti italiani
ribadisce che ad oggi tutte le tecniche chirurgiche che utilizzano il
laser proposte per risolvere la presbiopia sono in fase sperimentale e
che spesso risultano invasive. Non vi sono ancora dati attendibili e i
risultati appaiono difficilmente prevedibili.
La SOI conferma che per un normale presbite non esiste a tutt’oggi la
possibilità di correggere completamente il proprio difetto visivo e
reputa dannoso per la credibilità dei medici oculisti italiani la
divulgazione di informazioni che possono influenzare un’utenza priva di
strumenti specifici di difesa.
La SOI- da 125 anni a tutela della vista degli italiani- informa tutti
coloro che desiderano effettuare l’intervento che:
- l’operazione con il laser è stata eseguita su un numero selezionato di
pazienti e consiglia di informarsi in maniera adeguata e di ottenere
informazioni e chiarimenti più esaustivi possibili
La SOI raccomanda prudenza poiché effettuare un intervento con tecniche
non ancora validate da studi scientifici su un consistente numero di
pazienti e con un adeguato follow-up non può essere paragonabile a
livello di prevedibilità e numero di complicanze con tecniche ormai
affermate da decenni ed applicate a milioni di pazienti.
Roma, 15 ottobre 2004- La Società Oftalmologica Italiana, ente
morale riconosciuto senza fine di lucro, che rappresenta i 7 mila
oculisti italiani e che ha come scopo quello di divulgare al pubblico
una corretta informazione in oftalmologia senza la promozione di alcuno
specialista ribadisce quanto segue:
• la presbiopia non è oggi completamente risolvibile con un intervento
laser poiché tutte le tecniche chirurgiche attualmente proposte sono in
fase sperimentale e spesso risultano essere invasive. Una tecnica per
essere validata necessita di studi scientifici su un numero consistente
di pazienti e deve avere il relativo follow up per conoscere gli effetti
e i risultati a lungo termine. Ad oggi quindi non vi sono dati validati
e, i risultati delle tecniche chirurgiche specifiche per la presbiopia
che utilizzano differenti tipi di laser, oggi in uso, appaiono
difficilmente prevedibili e non possono essere paragonabili a livello di
prevedibilità e numero di complicanze con tecniche ormai affermate da
decenni ed applicate a milioni di pazienti.
La circostanza che negli ultimi anni siano state proposte ed a volte
rapidamente abbandonate numerose tecniche, spiega la Società
Oftalmologia Italiana- profondamente diverse tra loro sta a testimoniare
il mancato raggiungimento di una tecnica standard, sicura e prevedibile,
così come è invece avvenuto per le altre patologie e per altre tecniche
quali la correzione degli altri vizi di refrazione (miopia, ipermetropia
ecc) mediante laser ad eccimeri, la chirurgia della cataratta mediante
facoemulsificazione.
Secondo la SOI oggi per un normale presbite non esiste la possibilità di
indicazione certa per un trattamento con il laser al di là dell’utilizzo
di un paio di occhiali.
Prudenza dunque, poiché, secondo la SOI- che quest’anno festeggia i 125
anni con una dichiarazione sul suo logo “ a tutela della vista degli
italiani “ – ad oggi non esistono tecniche sicure e prevedibili per la
correzione della presbiopia come invece avviene per gli altri vizi di
refrazione (miopia, ipermetropia) mediante laser ad eccimeri.
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